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Archivio per la categoria ‘General’

Sciopero generale della scuola venerdì 6 maggio 2022

5 Aprile 2022 Commenti chiusi

 

Lo sciopero Generale del personale docente, educativo e ATA di ogni ordine e grado è convocato per i seguenti obiettivi:
– PER DIFENDERE IL PRINCIPIO COSTITUZIONALE DEL RIPUDIO DELLA GUERRA come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali;CONTRO L’ECONOMIA DI GUERRA, l’aumento delle spese per armamenti e le servitu’ militari e CONTRO QUALSIASI COINVOLGIMENTO BELLICO.

– CONTRO I QUIZ INVALSI e il Sistema nazionale di valutazione, che hanno effetti retroattivi negativi sulla didattica, standardizzano gli insegnamenti, trasformano i docenti in “addestratori ai quiz”, discriminano gli studenti con BES; contro la cd didattica delle competenze addestrative, per una scuola pubblica che punti allo sviluppo degli strumenti cognitivi e dello spirito critico, in linea con la funzione sociale della scuola prevista dalla Costituzione.

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Appello dei sindacati di base e conflittuali contro la guerra

6 Marzo 2022 Commenti chiusi

La Federazione Russa la notte del 23 febbraio ha invaso l’Ucraina e le minacce di guerra sono diventate una realtà che rischia di accendere un più ampio conflitto bellico in Europa. Le origini di un conflitto sono riconducibili alle mire espansionistiche dei paesi NATO verso l’Europa dell’est, con le pressioni e i posizionamenti militari in quei territori e alle pretese egemoniche della Russia. In questa contrapposizione sorda alle ragioni del dialogo l’Italia si è posta in prima fila e ha già stanziato per l’operazione 78 milioni di euro. Così, invece di favorire una politica di distensione il governo Draghi si allinea alla politica aggressiva della NATO e condivide le aspirazioni di potenza della UE. Si contano già gli effetti disastrosi che il precipitare delle operazioni militari stanno causando sulle parti in causa: centinaia di morti, migliaia di sfollati, enormi distruzioni materiali. Ma l’aggressione militare messa in atto dall’autocrate Putin e il permanere di una situazione di conflitto bellico sono destinate a produrre ulteriori gravi conseguenze internazionali come l’innalzamento dei prezzi delle materie prime e dell’energia che produrranno ovunque nuove pesanti ripercussioni economiche e il peggioramento delle condizioni di vita e di lavoro di milioni di persone già colpite dalla crisi e dalle privatizzazioni. Già vediamo che, nel nostro Paese, gli aumenti dei costi dell’energia si stanno ripercuotendo infatti su tutti i beni prodotti, anche sui generi di prima necessità, accrescendo ancor di più la precarietà dei ceti popolari. Facciamo appello a tutte le realtà sociali per fermare la guerra, per orientare verso il dialogo l’azione del nostro governo affinché si dica basta alle spese militari e si pretendano investimenti nelle urgenti necessità dei settori fondamentali per il benessere della popolazione, a cominciare dalla casa, dalla sanità, dalla scuola e dai trasporti pubblici. Ancora una volta rivendichiamo le ragioni del dialogo contro le politiche dei blocchi contrapposti e i loro tentativi di allargare le rispettive aree di influenza per riaffermare le ragioni del contrasto alla corsa al riarmo. Con forza ribadiamo la nostra opposizione alla guerra e alle mire espansionistiche di opposti imperialismi. Sosteniamo le mobilitazioni per il ritiro immediato delle nostre missioni militari all’estero a cominciare da quelle posizionate nell’area del conflitto bellico ucraino, lotteremo ancora per l’uscita dell’Italia dalla NATO e la riconversione per fini sociali delle servitù militari presenti sui nostri territori. Di fronte ad iniziative militari che vedano coinvolto il nostro paese il sindacalismo di base e conflittuale annuncia fin da ora il suo impegno ad indire se necessario uno sciopero generale per fermare la guerra, utile solo a quanti traggono profitto in contrapposizione agli interessi delle lavoratrici, dei lavoratori e dei ceti popolari.

COBAS SARDEGNA – CUB – SGB – UNICOBAS – USI/CIT

 

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Su David Graeber

3 Ottobre 2020 Commenti chiusi
Il 2 settembre 2020 è morto a Venezia, all’età di 59 anni, David Graeber. Con lui scompare prematuramente una delle menti più brillanti
dell’anarchismo contemporaneo. Accademico e attivista politico, può essere considerato il più importante antropologo sociale della sua
generazione, oltre che un punto di riferimento essenziale dei movimenti politici radicali negli Stati Uniti. —- Era nato a New York in una
famiglia ebrea della working class. Anarchico fin dalla giovinezza, eramembro dell’IWW . Allievo e amico del grande antropologo Marshall
Sahlins, insegnava alla London School of Economics a Londra. Negli Stati Uniti era stato uno degli animatori del movimento Occupy Wall
Street (molti gli attibuiscono lo slogan “Noi siamo il 99 per cento”). Era un appassionato sostenitore della causa del Rojava.

In un articolo dopo la sua morte, pubblicato nel sito della rivista «Gli Asini», Andrea Borella lo presenta nei seguenti termini:
“Era il più inventivo e autorevole pensatore anarchico del nostro tempo, potremmo dire una sorta di Paul Goodman dei nostri giorni, meno
travagliato e poetico, più travolgente e vitale, ma con la stessa capacità di travalicare gli ambiti di appartenenza senza in alcun modo
rinunciare alla propria radicalità. Era in grado di parlare a chiunque, con il medesimo tono schietto, da una cattedra universitaria o
dentro a un megafono: si rivolgeva a tutti. Ha scritto molti libri, ed è stato introdotto in Italia da Elèuthera a partire dal 2006. Alcuni
dei suoi ultimi testi hanno avuto una grande risonanza: Bullshit Jobs […], rapidamente diventato un classico, affrontava in modo
assolutamente inusuale per la sinistra il tema del lavoro: inusuale perché scavalcava il tradizionale angolo visuale delle garanzie, dei
diritti, dei contratti, ecc… per aggredire frontalmente la totale insensatezza di una enorme parte del lavoro nelle cosiddette società
evolute. Il libro mostrava l’inutilità e assurdità strutturale – la controproduttività, avrebbe detto Illich – del lavoro nei settori più
cruciali della società contemporanea, demolendo sia la presunta efficienza del mercato e delle corporations (tanto cara ai liberisti) che la
supposta utilità della burocrazia statale e pubblica (altrettanto cara alla sinistra tradizionale). E lo faceva da una prospettiva
«antropologica», mettendo al centro l’immenso sperpero di esistenze che questo ingranaggio implica, e chiamando a una ribellione. Ma, anche
al di là della dimensione del lavoro, la critica della burocratizzazione del mondo è stata uno dei fulcri delle sue riflessioni: Burocrazia
(Il Saggiatore, 2016; il titolo originale, The Utopia of Rules, era più efficace, e rimandava immediatamente all’insensatezza di pensare di
poter regolare tutto) e Oltre il potere e la burocrazia (Elèuthera, 2013) rappresentano una delle rarissime proposte di presa di coscienza e
opposizione all’accanimento burocratico e all’impazzimento normativo fatte a partire da un punto di vista egualitario, solidale e civico,
una critica della burocrazia che a sinistra è ancora un tabù”.

Per ricordare David Graeber e invitare a conoscere i suoi testi, nei giorni scorsi nel sito della Biblioteca Libertaria “Armando Borghi” è
stata creata un’ampia sezione a lui dedicata. La sezione contiene una selezione piuttosto nutrita di articoli pubblicati in occasione della
morte di Graeber (in lingua italiana, inglese e spagnola) e altri documenti di interesse che lo riguardano.

La sezione su Graeber si trova nella pagina “Pensiero libertario contemporaneo”, che contiene anche testi riguardanti Murray Bookchin, Noam
Chomsky, Colin Ward, Luce Fabbri, Andrea Papi, Salvo Vaccaro e altri. Il link diretto alla pagina è:
http://bibliotecaborghi.org/wp/index.php/pensiero-libertario/

Ecco l’elenco dei contenuti presenti attualmente nella sezione su David Graeber. Cliccando sui titoli dei
testi si può accedere direttamente ai contenuti (Gianpiero Landi):

Ricordando David Graeber (selezione di articoli pubblicati in occasione della sua morte)
Sian Chain David Graeber, anthropologist and author of Bullshit Jobs, dies aged 59 «The Guardian», 03/09/2020(in inglese)
Viola Stefanello Morto a 59 David Graeber, l’antropologo anarchico statunitense che ispirò Occupy Wall Street «La Repubblica», 04/09/2020
Alberto Prunetti David Graeber, la verità ai margini dei movimenti «Il Manifesto», 05/09/2020
Astra Taylor[et al.] David Graeber, 1961-2020 «The New York Review of Books», 05/09/2020 (in inglese)
Giacomo Borella In ricordo di David Graeber «Gli Asini», 07/09/2020
Benjamin Balthaser David Graeber, in memoria di un ebreo-non-ebreo «Jacobin Italia», 07/09/2020
Veronica Barassi David Graeber e le Possibilità Umane «Le Parole e le Cose.it», 08/09/2020
Viola Vertigo Per David Graeber: chi ha compagn* non muore mai «Dinamopress», 08/09/2020
Lorenzo Velotti David non ci vorrebbe Graeberiani «Gli Asini», 10/09/2020
Simone Cerulli Lo sguardo sul mondo di David Graeber «Dinamopress», 13/09/2020
Enzo Rossi Occupy the Future. In memoria di David Graeber «Le Parole e le Cose.it», 14/09/2020
Enzo Rossi David Graeber, antropologo del futuro «Jacobin Italia», 15/09/2020
Octavio Alberola David Graeber y el anarquismo «Dominio Público», 19/09/2020 (in castigliano)

La morte di Paolo lascia in noi un vuoto profondo

29 Luglio 2020 Commenti chiusi

Lunedì 20 luglio è morto, per sua volontà, il compagno Paolo Finzi: figlio di partigiana socialista combattente, di formazione culturale ebraica, nel 1968, dopo aver conosciuto Giuseppe Pinelli, entra a far parte del suo gruppo, Bandiera Nera, e comincia a frequentare il Circolo anarchico Ponte della Ghisolfa, risultando, il 12 dicembre 1969, il più giovane tra i fermati per la strage di piazza Fontana. Nel 1971 è tra i fondatori di “A-Rivista Anarchica”, di cui è stato redattore e direttore responsabile, mentre nel 1976 partecipa alla fondazione del Centro Studi Libertari / Archivio G. Pinelli.

Autore di numerosi testi e pubblicazioni su figure storiche dell’anarchismo, su personalità e artisti dal genuino spirito libertario come Fabrizio De André, è stato anche infaticabile promotore e organizzatore di centinaia di conferenze sui tanti aspetti del pensiero e dell’azione anarchici, ma anche su tematiche più specifiche come la persecuzione di rom e sinti.

Stringiamo in un caloroso abbraccio la sua amata famiglia, le compagne e i compagni che hanno condiviso con lui alcune delle pagine più importanti della storia del movimento degli ultimi cinquanta anni; la morte di Paolo, lascia in noi un vuoto profondo… sta a noi colmarlo con l’impegno politico e la pratica quotidiana dell’anarchia.

Per SociAlismo LibertArio

Stefano Lonzar

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Barba e capelli al profeta Marx di Stefano d’Errico([1])

6 Giugno 2020 Commenti chiusi

Denunciando che la catastrofe del cosiddetto socialismo reale era strutturale e non “episodica”, con il famoso saggio su Proudhon del 1978 Luciano Pellicani chiamava in causa il socialismo libertario, già bollato da Marx come utopistico. Eugenio Scalfari trattò la svolta del Psi come un’abiura e scrisse:

La posizione di Craxi politicamente significa questo: 1) l’unità della sinistra in Italia è rotta per sempre; 2) senza bisogno di congressi e di comitati centrali, con un semplice tratto di penna, il segretario del Psi ha cancellato cent’anni di storia del suo partito, ha rivoluzionato la topografia degli schieramenti politici italiani e ha di fatto fondato un grande partito liberal-socialista.

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No alla(anti)pedagogia di stato (DAD)

5 Aprile 2020 Commenti chiusi

MATTARELLA NON FIRMI L’ILLEGITTIMO DECRETO DELLE LOBBIES DEL WEB CONTRO LIBERTÀ D’INSEGNAMENTO E D’APPRENDIMENTO, ALTRIMENTI SARÀ SCONTRO DURO, CONTENZIOSO CAPILLARE, DISOBBEDIENZA CIVILE ED OBIEZIONE DI COSCIENZA
Arriva la bozza di un vero e proprio Decreto Legge d’iniziativa del Presidente del Consiglio e del Consiglio dei Ministri a firma della Presidenza della Repubblica in materia di Valutazione, esami di stato, didattica a distanza, per l’emergenza Covid-19. L’incardinamento giuridico dell’interno Decreto, nei suoi riferimenti a fonti normative complesse, dettagliate e gerarchicamente superiori è monco come se fosse proiettato in una dimensione pericolosamente a-storica oltre che a-costituzionale.

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DISINFESTAZIONE “OBBLIGATORIA” PER GLI ATA, DIDATTICA A DISTANZA ED APERTURA DEI CONVITTI (CON ILLEGITTIME IMPOSIZIONI DI SERVIZIO): LA POSIZIONE UFFICIALE DELL’UNICOBAS. NESSUNA OBBLIGATORIETÀ

3 Marzo 2020 Commenti chiusi

Sta succedendo qualcosa di molto grave nelle scuole del Nord.
Senza che nessun sindacato “maggiormente rappresentativo” (assai) protestasse, al personale Ata delle regioni coinvolte in maniera massiva dall’epidemia del Corona virus è stato ordinato di restare in servizio nelle scuole chiuse e di “sanificare” gli ambienti (peraltro senza strumenti, mascherine etc.). Questo è un compito che spetta alla Sanità pubblica ed agli Enti Locali, e ciò, sia detto per inciso, vale sia per il bene generale (tramite strumenti e prassi adeguate), sia per il rispetto che va portato al personale non docente. Simili ordini di servizio sono da considerarsi illegittimi.

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Dopo aver negato il diritto di scioperare il 6 marzo nella scuola la Commissione di Vigilanza impedisce lo sciopero nel settore privato del 9 marzo

29 Febbraio 2020 Commenti chiusi

Confederazione italiana di base Unicobas: costretti a sospendere anche lo sciopero di lunedì 9 marzo 2020 da noi proclamato per il settore privato per la questione di genere.

Cosa dicono ora le “femministe radicali” di stretta osservanza “cigiellina” che hanno taciuto anche rispetto al diniego di Landini di proclamare questo sciopero e tacciono ora di fronte alla revoca imposta ai sindacati di base che invece lo avevano proclamato?

La Commissione di garanzia ha preteso anche la revoca di questo sciopero, quando persino in Lombardia e Veneto persino le scuole sono chiuse solo fino al 2 Marzo e mentre lo stesso Zaia dice che sta valutandone la riapertura. Dove c’è l’onere di andare a lavorare, ci deve essere anche il diritto di scioperare. Inoltre gli scioperi non sono veicoli di contagio (semmai il contrario). Che ulteriore precedente è questo per il diritto di sciopero? Lo hanno fatto con un atto d’autorità, quello qui riprodotto: così ora tutti sanno

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Roma 27 Febbraio 2020: PRESENTAZIONE DEL LIBRO: La Scuola distrutta

21 Febbraio 2020 Commenti chiusi

Roma 27 Febbraio 2020 – CONVEGNO: presso la LIBRERIA ‘RINASCITA 2.0’ (h. 15.30 – 19.30) Via Dignano d’Istria, 41 (COPERTURA INTERA GIORNATA). PRESENTAZIONE DEL LIBRO:
La Scuola distrutta
TRENT’ANNI DI SVALUTAZIONE SISTEMATICA DELL’EDUCAZIONE PUBBLICA E DEL PAESE
di Stefano d’Errico (Segretario dell’Unicobas)
Presentano il libro:
Alessandra Fantauzzi (Ins.te I.C. “Viale Venezia Giulia” – Membro dell’E.N. Unicobas)
Pino Aprile (Scrittore – Saggista – Giornalista) – Intervento in Video
Roberto Maragliano (Pedagogista – Ordinario Univ. Roma Tre)
Stefano d’Errico (Autore del libro – Segretario naz. Unicobas)
Intervengono:
Stefano Veglianti (Consigliere Municipio V)
Maria Elena Mammarella (Assessore alla Scuola – Municipio V)

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Uno sciopero per il futuro di Stefano Lonzar

14 Ottobre 2019 Commenti chiusi

Il 27 settembre oltre un milione di persone sono scese in piazza in 160 città d’Italia per il terzo Friday For Future, lo sciopero globale per il clima e nello stesso giorno cortei multicolori hanno attraversato 27 paesi in tutto il mondo. Ho partecipato alla manifestazione che si è svolta a Roma, la più imponente per numero di partecipanti insieme a quella di Milano (200.000 circa) e vorrei condividere con chi legge queste poche righe le sensazioni e le riflessioni ispiratemi da questa giornata.

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